Procura protegge privacy dello stupratore senegalese: niente nome e foto

Vox
Condividi!

Ricordate lo stupro di Roma, quello della ragazzina e del marinaio? Ricorderete le foto in primo piano e il nome dell’uomo sbattuto in prima pagina su tutti i media. Eppure, in quel caso, non c’era un video ad incastrare il presunto stupratore. Che, sia chiaro, se colpevole deve marcire in galera, come minimo.

Invece, nel caso dello stupratore senegalese, il cui stupro è stato registrato in diretta dalle telecamere di sorveglianza, gli inquirenti hanno avuto un atteggiamento di amorevole protezione.

A partire dal video diffuso, nel quale il volto della bestia è coperto come quello della vittima: atroce.

Non solo.

Vox

Oggi il giovane stupratore senegalese è comparso con molta segretezza in tribunale per il processo.

Gli inquirenti, per proteggerne la privacy, non hanno addirittura voluto fornire il nome.

Quindi abbiamo un presunto stupratore che viene ripreso da ogni angolazione e sputtanato ovunque – sperando sia veramente un violentatore – e uno stupratore certo, registrato dalle telecamere, che viene protetto oltre ogni ragionevole motivazione.

Cosa li differenzia?