TRIESTE – Decreto sovietico in Friuli. L’assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, d’intesa con la presidenta Debora Serracchiani, ha emesso un decreto con il quale viene dichiarato lo stato di emergenza sul territorio del Friuli Venezia Giulia. Per requisire edifici.
«Con questo provvedimento – commenta infatti l’assessore alla Solidarietà (verso chi?) Gianni Torrenti – possiamo intervenire con maggiore incisività e tempestività per superare il problema della mancanza di idonee strutture di prima accoglienza». Sprangate le case sfitte, stanno arrivando.
Lo stato di emergenza è giustificato dalla difficoltà a reperire strutture idonee. Ergo, il decreto serve a ‘reperirle’. Come a Treviso, peggio che a Treviso.
“La Protezione civile regionale potrà così attuare quegli interventi necessari per garantire l’accoglienza dei clandestini. Gli edifici da destinare a questo scopo saranno poi gestiti dalle prefetture”.
Repetita iuvant: sprangate le case sfitte, stanno arrivando.
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