PADOVA – “Questo posto non ci piace. Non abbiamo nemmeno lo shampoo e gli abiti di ricambio, e poi siamo in 100, tutti africani tranne noi quattro. Non ci piace questo posto, non possiamo fare la doccia, non riusciamo a dormire”. Razzisti.
Sono gli ospiti accolti a spese nostre nella tendopoli alla ex Prandina di Padova. Imposti dal prefetto da 150mila euro di stipendio. Non ostante l’opposizione furiosa del sindaco.
Aggiungono, i clandestini, di essere in ramadan e di non trovare il cibo adatto. Se foste rimasti in Afghanistan, lo avreste trovato.
Intanto, Bitonci le tenta tutte per liberarsene: “Ecco l’ordinanza, adesso la faremo rispettare”. “Nella giornata di oggi ho inviato comunicazione ai settori competenti del Comune di Padova affinché, entrata questa notte in vigore l’ordinanza che vieta il campeggio in aree non individuate nel Piano di Assetto del Territorio, procedano con i dovuti controlli all’interno dell’ex Caserma Prandina. Simile comunicazione – dichiara Massimo Bitonci, sindaco di Padova – è stata inviata al Direttore Generale dall’Arpav Veneto e al Direttore generale dell’Ulss 16 – prosegue Bitonci – La legge deve essere rispettata ed è uguale per tutti. Mi attendo quindi che gli enti coinvolti, ciascuno secondo le specifiche competenze, si attivi per eseguire controlli e verificare che siano ottemperate tutte le disposizioni normative”.
“A quanto risulta all’Amministrazione, vi sarebbero evidenti errori procedurali e gravi difetti nelle modalità con cui è stata utilizzata l’area, ai fini di realizzarvi una tendopoli, da parte della Prefettura – conclude – La responsabilità dello scempio che si sta compiendo a Padova è equamente condivisa dal Governo Renzi-Alfano, dai suoi rappresentanti sul territorio e dai consiglieri comunali del Partito Democratico, che si dicono perfino orgogliosi della “soluzione tendopoli nel centro della nostra città”. Io non mi arrendo e sto dalla parte dei miei concittadini, fiducioso che, insieme a loro, vincerò questa battaglia e l’area della ex Caserma Prandina sarà presto sgomberata”.