Maratona in sedia a rotelle per protesta contro profughi: “A me 200€ di pensione, a loro 1200”

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Quaranta chilometri in carrozzella per fermare l’invasione degli immigrati. È l’impresa di Claudio Palmulli, il figlio disabile di «Mister Ok», Maurizio, il bagnino conosciuto nel mondo per i suoi tuffi dal Tevere a Capodanno.

In 100 lo hanno aspettato sotto il sole. Lui e Simone Carabella, un altro sportivo impegnato nel sociale.

Insieme hanno corso da Piazza Colonna, sede de Il Tempo, dal quale abbiamo tratto alcuni stralci dell’articolo che trovate completo QUI, fino a La Storta in via di Casale San Nicola. Una maratona di solidarietà per le famiglie del ‘primo centro profughi’ per italiani:

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«Questa corsa – ha detto Carabella alla partenza – insieme al mio amico disabile Palmulli che prende circa 200 euro di pensione e che porta solidarietà alle famiglie di italiani e ai tanti bambini che dormono in tenda mentre a pochi metri c’è una struttura nuova di zecca col parquet a terra e i bagni ristrutturati destinata a 100 immigrati. Questo è il colmo: prima gli italiani poi gli altri».

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Finora almeno 20 famiglie hanno trovato un tetto sotto la testa grazie a privati che hanno messo a disposizione abitazioni, strutture come un ex scuola a Cerveteri. Marco e Lucia hanno un figlio piccolo e dormono in una tenda a due posti. Sono senza lavoro: «La gente dell’est che fanno da guardiani all’ex scuola di fronte a noi stasera farà il bagno caldo – dicono – mentre noi racconteremo una storia in tenda a nostro figlio che un tetto sotto la testa, benché italiano, non può permetterselo».