Il 20 Luglio la Grecia esce dall’Euro: ecco come

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Gli analisti di Barclays vedono, dopo l’esito del referendum, un’uscita della Grecia dall’Euro come scenario più probabile.

Le azioni intraprese (o non intraprese) della BCE saranno cruciali nelle prossime settimane, per determinarne la tempistica: il giorno decisivo per l’uscita formale dall’Eurozona sarà il 20 Luglio, quando la liquidità che la BCE garantisce alle banche greche potrebbe essere bloccata.

In un tale scenario e senza un nuovo salvataggio, il governo dovrà ricorrere all’emissione di ‘pagherò’ e tornare alla Dracma per ricapitalizzare il sistema bancario.

Per quanto tempo la Grecia può restare nell’euro, senza un programma di assistenza finanziaria, dipenderà infatti dalla volontà della BCE di continuare a fornire liquidità di emergenza (ELA) al settore bancario.

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Il giorno decisivo, sarà quello del default sulle obbligazioni greche detenute dalla BCE nel suo portafoglio SMP, il 20 luglio. Se non c’è accordo su un programma, e quindi un default su quelle obbligazioni, la BCE sarà costretta a chiudere il rubinetto ELA.

A quel punto, le banche saranno non solo illiquide, ma anche insolventi. Di conseguenza, la mancanza di finanziamenti potrebbe innescare un crollo dell’economia greca.

Questa situazione non potrà durare più di un paio di giorni, oltre il quale il governo greco sarà finalmente costretto a guardare in faccia la realtà e a riprendere il controllo della banca centrale della Grecia, costringendola a fornire liquidità alle banche greche stampando una nuova moneta nazionale.

Questo sarebbe chiaramente una violazione del trattato e certamente porterebbe la Grecia al di fuori dell’unione monetaria.




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