Gli immigrati e i loro parenti in visita dal Sud-Est asiatico e dal Medio Oriente non sanno usare in modo appropriato i bagni.
E allora, dopo una serie di problematiche, le ferrovie svizzere della zona del Lago di Lucerna, hanno deciso di ‘aiutarli’:
Marcel Furer, capo dell’ufficio turistico regionale, parla, seguendo l’autocensura politicamente corretta di ‘turisti’: “I turisti provenienti dalla regione del Golfo o dai paesi asiatici non sono molto consapevoli del nostro modo di vivere”.
Siamo passati da clandestini a profughi. Ora li chiamano turisti.
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