Lobby Gay in azione tra i vescovi

Vox
Condividi!

SturlaIl Card. Daniel Fernando Sturla Berhouet, Arcivescovo metropolita di Montevideo, ha rilasciato un’intervista ad Agesor sul tema dei diritti umani. Intervista solo in apparenza conforme alla retta Dottrina, come ha prontamente fatto osservare l’agenzia InfoCatólica. Vi si legge, ad esempio: «Chiamar ‘matrimonio’ l’unione tra persone dello stesso sesso è un errore». Poi, però, inizia a deragliare, ritenendo adeguata la legislazione uruguayana, giunta a riconoscere le coppie omosessuali «di fatto equiparandole alle ‘nozze’, pur senza chiamarle tali». Parole, in netto contrasto con quanto indicato dalla Congregazione per la Dottrina della Fede, in particolare nel documento «Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali» del 3 giugno 2003, approvato da Giovanni Paolo II.

Si legge espressamente in questo testo al n. 5: «In presenza del riconoscimento legale delle unioni omosessuali oppure dell’equiparazione legale delle medesime al matrimonio con accesso ai diritti che sono propri di quest’ultimo, è doveroso opporsi in forma chiara e incisiva. Ci si deve astenere da qualsiasi tipo di cooperazione formale alla promulgazione o all’applicazione di leggi così gravemente ingiuste». Altro che ritenerle “adeguate”!

Di tutt’altro avviso il Card. Sturla, che invoca anzi il ritrito ed ormai obsoleto argomento del «rispetto delle persone nella loro diversità», sottolineando l’importanza, a suo avviso, che «ogni persona valga per ciò che è e nella condizione in cui si trova», indipendentemente dal proprio «orientamento sessuale». Ma non è così, la Chiesa non dice assolutamente questo. Al n. 11 del citato documento, firmato dal Card. Joseph Ratzinger, allora Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, si precisa come «il rispetto verso le persone omosessuali non possa portare in alcun modo all’approvazione del comportamento omosessuale oppure al riconoscimento legale delle unioni omosessuali», intendendo con ciò tutelare la famiglia vera, quella fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna.

Vox

Non solo. Si legge, infatti al n. 9: «Poiché le coppie matrimoniali svolgono il ruolo di garantire l’ordine delle generazioni e sono quindi di eminente interesse pubblico, il diritto civile conferisce loro un riconoscimento istituzionale. Le unioni omosessuali invece non esigono una specifica attenzione da parte dell’ordinamento giuridico, perché non rivestono il suddetto ruolo per il bene comune».

Più evidente di così… Piaccia o non piaccia.

Sua Eminenza, che compirà 56 anni il prossimo 4 luglio, è stato creato Cardinale da papa Francesco nel Concistoro del 14 febbraio 2015. Il successivo 13 aprile è stato nominato dal Sommo Pontefice anche membro della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e Società di Vita Apostolica, nonché del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Vive in un Paese, l’Uruguay, impregnato di laicismo e governato dalla Sinistra, che ha introdotto recentemente numerose leggi in contrasto con la retta Dottrina come la legalizzazione delle ‘nozze’ gay, quella dell’aborto e quella della marijuana. Ma il fatto di essere in prima linea non giustifica concessioni e compromessi. Quando fu creato Cardinale, Quotidiano Nazionale mise subito in evidenza in quale occasione di lui si fosse già occupata la stampa internazionale: quando chiese scusa a gay e lesbiche per le ferite loro arrecate dalla Chiesa… Tutto come da copione.

In collaborazione con: nocristianofobia.org