Dormitorio scaccia senzatetto italiani: “Per voi non c’è posto, tocca ai profughi”

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In Abruzzo il business dei sedicenti profughi genera per le coop di PD e Vaticano ben 2 milioni e 139 mila euro al mese: 12 milioni e 834 mila euro per sei mesi, che poi diventeranno il doppio in un anno e così via.

Tutto, per l’ospitalità in hotel di 1.380 presunti profughi.

E l’altra mattina la Commissione speciale Immigrati ha svolto un sopralluogo per vedere se il centro della Caritas e l’Hotel Ariminum di Montesilvano che da mesi incassano i soldi per l’ospitalità di decine di clandestini sono ‘idonei’ per i clienti di tale status.

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“La presenza di decine di immigrati, a ciondolare tutto il giorno all’esterno della struttura – denunciano i consiglieri regionali di FI, Sospiri e Iampieri – ha giustamente suscitato il malumore di tutti gli altri imprenditori alberghieri che stanno rischiando di perdere la stagione. E l’unica preoccupazione del privato che li ospita, che ovviamente non sta facendo beneficenza, ma guadagna facendo accoglienza, è di riuscire a farsi mandare altri immigrati, in modo da avere sempre tutte le camere strapiene”. Business alla faccia dei contribuenti.

Secondo i due consiglieri a subirne le conseguenze sono i cittadini italiani, “quelli che non possono permettersi di trascorrere la vecchiaia in una casa di riposo, perché né lo Stato né gli enti locali lo aiutano a sostenere la retta, ma poi lo Stato sborsa soldi alla stessa Casa di riposo per farci vivere gli immigrati; e penalizza i nostri senzatetto, costretti a vivere in stazione perché nel dormitorio costruito a Pescara, anche con i soldi del Comune, ci devono stare i profughi, e quindi non c’è più posto per il clochard italiano. È questo il paradosso emerso durante i controlli”.

In Abruzzo i contribuenti pagano 50 euro al giorno per ogni falso profugo: 35 euro per vitto, alloggio, stiratura e servizio telefonico, più un pocket money di 15 euro; in Abruzzo dunque si spendono 50 euro al giorno per 1.380 immigrati, 69mila euro al giorno, 2milioni 139mila euro al mese, dunque parliamo di un business di 12 milioni 830mila euro per sei mesi, da luglio a dicembre.

Intanto, in provincia di Pescara dovranno arrivare altri 68 clandestini, e, non disponendo di strutture, i fanatici stanno cercando posti disponibili in tutte le case di riposo e gli asili esistenti in zona: a Caramanico, a Città Sant’Angelo, Loreto, Penne, Popoli, Alanno, Manoppello,Rosciano, Catignano, la stessa Pescara.