Genova: Comune ospita profughi e chiude asili nido, 2mila bambini a casa

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E’ l’ennesimo scempio: soldi a pioggia per i clandestini appena sbarcati, tagli per i bambini italiani e le loro famiglie.

In una Genova che ospita sedicenti profughi in hotel, e si appresta a trasformare un palazzetto dello sport in tendopoli, oltre duemila famiglie genovesi non avranno dove lasciare i propri figli: perché il Comune PD (quello a parole per le ‘donne) ha deciso che gli asili nido e infanzia estivi del Comune quest’anno apriranno a singhiozzo: staranno aperti ‘a sorpresa’. Tagli di bilancio.

Lo ha spiegato ieri mattina l’assessore alla Scuola Pino Boero

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Intanto, la prima settimana non partirà il primo luglio (mercoledì) ma il 6. E, come gli scorsi anni si “taglierà” l’ultima settimana. Quindi l’ultimo giorno di apertura previsto dagli asili convenzionati è il 24. In pratica, l’apertura sarà solo per una quindicina di giorni. Duemila famiglie che si troveranno in difficoltà.

«Bisogna tener conto – dice Boero – anche del fatto che nel bilancio previsionale per il settore scuola e sport è previsto un taglio di circa 3 milioni in attesa di vedere se riusciamo a reintegrarli con il fondo di solidarietà Imu-Tasi. Insomma, abbiamo privilegiato tutti i servizi “obbligatori” e purtroppo da qualche parte bisogna risparmiare».

Risparmiare sui ‘profughi’ in hotel no?




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