Comune paga per far giocare profughi a calcio

Vox
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A Cuorgnè, provincia di Torino, sono ospitati un manipolo di sedicenti profughi.

Vengono utilizzati, ci dicono, per fare “volontariato”: non è vero. In realtà è un modo di sfruttare lavoro a basso costo e non assumere italiani disoccupati del posto o utilizzare anziani italiani.

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Ma oltretutto, al di là delle parole, questo ‘volontariato a pagamento’ è solo sulla carta: nessuno li ha mai visti fare volontariato, tranne al momento delle foto ufficiali da distribuire ai media. In compenso, ci dicono, quando c’è il mercato cittadino, c’è sempre un immigrato che fa l’elemosina molesta.

Come abbiamo già avuto modo di scrivere, sono tutti immigrati che arrivano da Pakistan, Burkina Faso e Costa d’Avorio: noti paesi in guerre inesistenti.
Ora c’è una novità. I profughi/clandestini vogliono giocare a calcio, e visto che questo è un loro ‘diritto umano’, il sindaco di Cuorgnè ha deciso di farli giocare nella squadra locale, a spese dei contribuenti che verseranno alla società di calcio locale una cifra ignota per farli giocare a pallone.




2 pensieri su “Comune paga per far giocare profughi a calcio”

  1. Da decine di anni questo comune è sempre stato gestito dai “compagni” e quindi la maggioranza della popolazione raccoglie solo quello che ha seminato, mi dispiace per i pochi con cervello funzionante che grazie alla “democrazia” devono subire queste avversità.

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