Bergoglio ha paura: decisione su Medjugorje rimandata a settembre

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Bergoglio deciderà su Medjugorje solo dopo l’estate. Il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha precisato che ancora non si è riunita la “feria quarta” (la riunione mensile dei cardinali e vescovi membri dell’ex Sant’Uffizio) della Congregazione per la dottrina della fede che deve prendere visione del rapporto della Commissione internazionale d’inchiesta su Medjugorje, presieduta dal cardinale Camillo Ruini e istituita da Benedetto XVI.

I padri di Medjugorje: “Noi viviamo con serenità questo momento – spiega all’Adnkronos padre Dragan Druzich – Fino a quando non ci sarà la parola del Papa, tutto il resto resta sul piano delle supposizioni. È tutto nelle mani di Dio e noi siamo assolutamente sereni”. C’è grande attesa per la decisione del Pontefice a proposito delle presunte apparizioni di Medjugorje. Del resto, è stato lo stesso Bergoglio ad annunciare, sul volo di ritorno da Sarajevo, che presto avrebbe fatto conoscere l’orientamento della Chiesa. Poi, di ritorno dal viaggio, durante un’omelia a Santa Marta, il Papa aveva criticato “quelli che sempre hanno bisogno di novità dell’identità cristiana e hanno dimenticato che sono stati scelti, ‘unti’; quelli che hanno la ‘garanzia’ dello Spirito”. Critiche erano piovute anche su quanti chiedono: “Ma dove sono i veggenti che ci dicono oggi la lettera che la Madonna manderà alle 4 del pomeriggio?”. “Questa non è identità cristiana – aveva sottolineato Francesco – l’ultima parola di Dio si chiama Gesù e niente di più”.

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“Da quanto ho potuto capire – annota poi padre Dragan – il Pontefice non ha mai nominato direttamente Medjugorje. Quindi, da parte nostra rimaniamo nella più grande serenità”. A quanto si apprende da fonti vaticane, poi, gli organismi istituzionali della Congregazione per la dottrina della fede non si sono ancora riuniti per esaminare il dossier sulle presunte apparizioni mariane. “Per quel che ci riguarda – ripete il gruppo pastorale intorno al santuario bosniaco – attendiamo fiduciosi e sereni”.

Con Bergoglio, c’è poco da stare ‘sereni’.