“Caro Mattarella ti scrivo: qui a Torino i ‘profughi’ stuprano…”

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Federica Fulco, presidente del coordinamento comitati spontanei torinesi CCST, denuncia la situazione di totale degrado in cui versano ormai molti quartieri torinesi, anche quelli fino a poco tempo fa benestanti.

E lo fa con una lettera a Mattarella. Visto che ormai Fassino se ne frega.

La signora ci fa tenerezza, nella sua ingenuità. E’ come scrivere a Riina per i problemi causati da qualche capo clan:

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“In questi mesi mi sono occupata di fatti molto gravi nei confronti delle donne, temi che hanno molto colpito l’interesse e la sensibilità pubblica – scrive la Fulco a Mattarella -. Alcuni ragazzi, tra cui uno che risulta clandestino, hanno stuprato una ragazza disabile nell’edificio definito ex Moi, palazzine occupate da tempo abusivamente da ragazzi scappati per una vita migliore da vari luoghi”. Le molestie avvenute qualche settimana fa in piazza Galimberti hanno fatto scattare l’allerta: tante le manifestazioni che si sono svolte per le vie del quartiere e gli interventi da parte del Comune. Al momento, non essendo fattibile uno sgombero delle palazzine, il prefetto di Torino ha deciso per un presidio fisso, il quale avrà il compito di monitorare la zona e di preservarla da altri atti cirminali.

La cittadinanza è esasperata, lamenta carenza di controlli e protezione, sia da parte delle istituzioni che delle forze dell’ordine. Protezione latente, secondo i comitati, anche dall’alto: “Ci chiediamo se non fosse possibile rivedere il grande tema della Giustizia che rientra in quello della sicurezza – continua la Fulco -. Mai come ora, anche i quartieri più tranquilli sono diventati centri di spaccio, scippi e furti”. Molti i quartieri benestanti di Torino che, nel tempo, si sono trasformati in zone franche dove vige la legge del più forte, della violenza e dalla microcriminalità. Il problema più serio resta quello della pena: sono gli stessi extracomunitari integrati che raccontano di come sia più facile delinquere in Italia a causa di leggi troppo tolleranti che permettono ai responsabili di uscire dal carcere, benchè arrestati, con estrema facilità.

L’esasperazione si riversa nelle strade, nelle numerose manifestazioni della cittadinanza che hanno caratterizzato gli ultimi periodi: “Sono tanti i cittadini torinesi che utilizzano il loro tempo libero a favore della società – e conclude la Fulco rivolgendosi al Presidente -. Ringrazio per l’attenzione che sono certa darà a questa mia lettera”.




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