Renzi manda 40 maschi africani in Comune di 21 abitanti

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FUSINE LAGHI – Francesco Albano ha 66 anni gestiva un minimarket con bar adiacente all’ex caserma dei carabinieri, stava per vendere lo stabile. Poi: «Appena si è sparsa la voce che l’ex caserma dovrà ospitare 40 presunti profughi – dichiara – i possibili acquirenti hanno desistito».

A Fusine ci sonoi 21 abitanti, sette vivono da soli. Ora, in questa frazione arriveranno 40 giovani africani.

La notizia della trasformazione della caserma dismessa dal 2007 in un hub, un centro di identificazione, per loro è l’ultimo colpo inferto da uno Stato criminale che vuole, come ben evidenziato da Muraro: l’imbastardimento della razza. Non c’è altra spiegazione a questa pervicace opera di diffusione sul territorio di giovani maschi africani.

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Raffaello L. del Comitato spontaneo nato a Fusine per segnalare il degrado: «Sarebbe opportuno che chi ha preso questa decisione – insiste – ricordasse che a ottobre la Weissenfels potrebbe mandare a casa 85 persone. E questo significa gettare 85 famiglie nella tragedia. E chi penserà a loro come si sta pensando a questi profughi?».

E’ poi la caserma è chiusa da anni. E’ in totale stato di abbandono. I tubi sono scoppiati. L’impianto elettrico è stato rubato dagli zingari: ci vorranno molti soldi pubblici, per sistemarla. Le coop già si leccano i baffi.

Già, Fusine soffre dell’ingresso in Schengen della Slovenia: confine aperto, libera circolazione di criminali e, economicamente, la possibilità di delocalizzare a pochi metri. E chiudere in Italia.