Oggi è il 22 giugno, il giorno in cui i cinesi scuoiano cani e cani.
Ne abbiamo già parlato:
Migliaia di cani e gatti ‘rubati’ e poi inviati a Yulin, Cina, vengono macellati in questi giorni per il ‘festival cinese della carne’, che le autorità locali avevano affermato di avere chiuso lo scorso anno.
Il governo locale di Yulin, Cina centrale, aveva vietato la tradizionale fiera locale, dopo la campagna stampa dello scorso anno, supportata da milioni di europei per la fine della pratica cruenta.
Ma un’indagine sotto copertura realizzata da Humane Society Internationl (HSI) ha scoperto l’agghiacciante verità e diffuso ai media un terribile reportage fotografico: fino a 10.000 animali indifesi – molti dei quali ancora indossano collari, vengono portati in città in vista del festival del 22 giugno prossimo.
Molti animali per urti, inedia e disidratazione durante il viaggio. Gli altri, traumatizzati e terrorizzati vengono picchiati a morte o sgozzati nei mercatini e nei macelli.
E oggi è il giorno. A migliaia sono stati spediti e macellati dai commercianti di cani nel famigerato festival di carne di Yulin, nella regione autonoma di Guangxi, a segnare in Cina il solstizio d’estate.
Ed emergono le prime strazianti immagini di quest’anno: con gli animali domestici (in questo caso cani) maltrattati, torturati con soddisfazione e infilati dentro gabbie di metallo anguste.
I cani vengono bastonati sopra la testa e poi vengono sgozzati prima di essere gettati nell’acqua bollente. Il macellaio poi strappa tutti i peli, elimina tutti gli organi, mette il cane sulla griglia e lo appende in vendita.
Expo, padiglione cinese. Non vediamo proteste di animalisti a Milano. Male, molto male.
Anche quest’anno ci sono i ragazzi guidati da Adam Parascandola, di Humane Society International, che riescono a salvarne qualcuno. Sempre troppo pochi: