Bergoglio si scusa con Valdesi: tra qualche anno anche con Italiani per i danni da profughi?

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OGGI E’ TOCCATO AI VALDESI, TRA QUALCHE ANNO. QUANDO LE SCELLERATE POLITICHE DI ACCOGLIENZA PROPAGANDATE DA BERGOGLIO AVRANNO DISASTRATO LA SOCIETA’ ITALIANA, TOCCHERA’ ANCHE ANOI

Oggi Bergoglio, ancora in gita a Torino, ha chiesto perdono anche ai Valdesi per “quanto fatto contro loro dai cattolici”: “Da parte della Chiesa cattolica vi chiedo perdono per gli atteggiamenti e i comportamenti non cristiani, persino non umani che, nella storia, abbiamo avuto contro di voi. In nome del Signore Gesù Cristo, perdonateci!”.

“Siamo profondamente grati al Signore – ha detto – nel constatare che le relazioni tra cattolici e Valdesi oggi sono sempre più fondate sul mutuo rispetto e sulla carità fraterna”. I progressi fatti in questo cammino ecumenico incoraggiano “a continuare a camminare insieme”, ha esortato il pontefice. “Le differenze su importanti questioni antropologiche ed etiche, che continuano ad esistere – ha detto Papa Bergoglio – tra Cattolici e Valdesi, non ci impediscano di trovare forme di collaborazione in questi ed altri campi. Se camminiamo insieme, il Signore ci aiuta a vivere quella comunione che precede ogni contrasto”.

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L’unità dei cristiani, ha proseguito Bergoglio, “non significa uniformità. I fratelli infatti sono accomunati da una stessa origine ma non sono identici tra loro. Purtroppo – ha aggiunto – è successo e continua ad accadere che i fratelli non accettino la loro diversità e finiscano per farsi la guerra l’uno con l’altro. Riflettendo sulla storia delle nostre relazioni, non possiamo che rattristarci di fronte alle contese e alle violenze commesse in nome proprio della fede”.

Quest’uomo è molto confuso. Se è vero che si deve unire i Cristiani, è anche vero che non si possono banalizzare le differenze come fa lui, altrimenti non avrebbe senso l’esistenza stessa della Chiesa Cattolica.

Ma al di là di questo, tutte queste scuse diffuse a piene mani ci fanno capire come sia stupido seguire i dettami del Papa di turno, visto che dopo qualche secolo ne arriva un altro a chiedere scusa per i danni fatti. Meglio non avere un Papa in esilio a chiedere scusa agli italiani, tra qualche decennio, per averli ridotti a sudditi del Califfo a suon di accogliere ‘profughi’.