Protestarono contro clandestini che devastavano Brescia: denunciati 11 ragazzi italiani

Vox
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L’Italia non è una democrazia. Un manipolo di delinquenti, asserragliati nei palazzi della politica e delle magistrature, ha dirottato lo Stato.

Sono stati iscritti nel registro degli indagati da parte della fantomatica Procura della Repubblica di Brescia undici militanti di Forza Nuova.

Il provvedimento è arrivato dopo l’attività della Questura in seguito alla manifestazione del 28 marzo scorso in città quando le associazioni di immigrati e i centri sociali scesero in piazza devastando la città:

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Per protestare contro le devastazioni, venne organizzato un corteo da parte di “Brescia ai bresciani” al quale parteciparono anche militanti di FN.

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Durante la manifestazione avvenne questo:

Una ragazza venne presa a manganellate da presunti poliziotti, perché protestava contro i clandestini che stavano mettendo a ferro e fuoco la città.

Ma non è bastato.  Ora, 11 membri di Forza Nuova sono accusati di violenza, resistenza a pubblico ufficiale, porto d’oggetti atti ad offendere e interruzione di pubblico servizio. Loro, non i clandestini.

Per uno degli attivisti, un 34enne di Lumezzane, il questore Carmine Esposito ha mandato un foglio di via. Per i prossimi tre anni non potrà tornare a Brescia. A lui, non ai clandestini che nessuno espelle non ostante abbiano manifestato come tali.

Questo non solo è illegittimo: è disgustoso. Il sistema ha superato ogni limite del buongusto.

Intanto, FN ha annunciato per giovedì 25 giugno un presidio di protesta davanti all’hotel Milano in via Vallecamonica per la presenza di alcuni sedicenti profughi africani ospitati.