Il famoso scienziato australiano Frank Fenner, che ha contribuito alla eradicazione del vaiolo, prevede che gli esseri umani saranno probabilmente estinti entro 100 anni, a causa della sovrappopolazione e conseguente distruzione ambientale.
Fenner, che è professore emerito di microbiologia presso l’Australian National University (ANU) di Canberra, ha detto che l’homo sapiens non sarà in grado di sopravvivere all’esplosione demografica e al “consumo sfrenato,” e si estinguerà, forse entro un secolo, insieme a molte altre specie.
Questo andrebbe spiegato ai fanatici del ‘solo i migranti evitano il calo della popolazione residente‘.
La popolazione umana è 6,8 miliardi, e si prevede arrivi a sette miliardi l’anno prossimo. Non certo per ‘colpa’ nostra.
Secondo Fenner la situazione è irreversibile, ed è troppo tardi perché gli effetti che abbiamo avuto sulla Terra dall’ industrializzazione in poi (un periodo ormai noto agli scienziati come Antropocene) è simile agli effetti delle glaciazioni o a impatti di comete.
Devastante.
“Faremo la stessa fine del popolo dell’isola di Pasqua,” ha detto. Più persone significa meno risorse, e Fenner predice “ci saranno molte più guerre per il cibo.”
Andatelo a spiegare ai fanatici dell’immigrazione.
Azzeramento delle nascite in Africa e il rischio si elimina. L’unica area del pianeta in cui la popolazione cresce in maniera esponenziale é quella, perché mentre in Europa la crescita demografica é zero o in declino, in Asia, America e Oceania é costante ma più lenta rispetto al passato, solo in Africa gli elementi che la popolano proliferano come le zanzare.