Sanzioni Russia: a rischio 250mila posti lavoro in Italia

Vox
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I danni causati all’Unione europea dalle sanzioni contro la Russia per la crisi ucraina “potrebbero sfiorare i 100 miliardi di dollari”. Lo ha detto Vladimir Putin intervenendo al Forum economico di San Pietroburgo.

Per l’Italia si parla di perdere 80mila posti di lavoro e 4 miliardi e 140 milioni di euro in valore aggiunto creato dall’export. Nel lungo periodo invece, si profilano un calo dell’occupazione di 250mila posti di lavoro e del valore aggiunto della produzione da 11 miliardi e 815 milioni di euro.

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Se le condizioni generali del ciclo economico e l’andamento delle esportazioni verso la Russia non dovessero mutare rispetto al primo trimestre di quest’anno inoltre, la crisi potrebbe costare molto sul fronte della produttività a medio termine. Per la Germania la perdita ammonterebbe a qualcosa di più di un punto di Pil e il Paese di Angela Merkel subirebbe il danno più pesante fra tutte le economie considerate. Subito dopo però, c’è l’Italia con una perdita di più di 200.000 posti di lavoro e un calo della produttività dello 0,9 per cento. In Francia invece, i posti di lavoro persi sarebbero 150.000 e la riduzione della produttività dello 0,5 per cento.

Il primo vice premier Igor Shuvalov sostiene che la “retorica delle sanzioni” dei politici europei contro la Russia non ha prospettive. “Gli europei – aggiunge – vogliono fare affari con i russi e i russi possono investire in Europa. Questa restrizione artificiale sotto forma di sanzioni non può durare a lungo”.