Prefetto minaccia chi pubblica foto arrivo profughi: “Vi denunciamo e non solo…”

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ERACLEA – A Venezia c’è un Prefetto che, per il solo fatto di essere lautamente stipendiato, si crede un reuccio: «Denunceremo ogni procurato allarme sulla questione migranti e non solo».

Lui è il prefetto Domenico Cuttaia, noto per avere sparso clandestini africani camuffati da profughi in tutto il Veneto, spesso di notte, di nascosto. E infatti, nervoso per gli insulti ricevuti dai cittadini di Eraclea durante un confronto pubblico, rimane fedele al proprio concetto di omertà: «Ogni situazione di procurato allarme, a esempio su Facebook o social media, verrà opportunamente rilevata e denunciata perché non possiamo transigere. Se ci sono irregolarità vanno denunciate agli organi preposti. Non è accettabile che arrivino persone a fare fotografie o denunce sul social prima che alle forze di polizia per esempio».

Pazzesco. Denunciare la presenza di clandestini pubblicando le foto del loro arrivo su Facebook sarebbe reato? Forse nell’Urss di un tempo.

In questi giorni in via degli Olivi sono arrivate persone che hanno fotografato i migranti, denunciato la presenza di malattie. «Il procurato allarme», aggiunge il prefetto, «lo si denuncia anche se è vero, perché la comunità non può essere terrorizzata in questo modo».

Cosa cosa? Ma dove ha studiato, questo Prefetto?

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Codice penale italiano Art. 658 – Procurato allarme presso l’Autorità –

Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l’autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516.

Se c’è un allarme, chi lo denuncia è un cittadino modello. L’omertà è entrata nella Prefettura di Venezia.

Quelle del Prefetto sono gravi minacce alla libera espressione dei cittadini delle proprie libertà fondamentali.

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Le pubblicheremo noi per voi.