Siamo nel 2015, sono passati tre anni dal terremoto del 2012. Ma i governi che si sono succeduti – da Monti a Renzi – se ne fregano. Solo 1/3 dei fondi stanziati è stato consegnato a chi ne ha fatto domanda: ci sono ancora case e aziende da ricostruire. Settecento cittadini in attesa.

Questo non ha impedito ad Al Fano e Renzi di chidere al comune
di Bondeno, in provincia di Ferrara di ospitare qualche sedicente profugo: non hanno vergogna.

Non hanno fatto però i conti con il nuovo sindaco, Fabio Bergamini della Lega. Lui, ad accogliere clandestini non ci pensa minimamente.

“Non bisogna cadere nel tranello di pensare che siano tutti in fuga dalla guerra molti di questi migranti sono solo clandestini (il 94 per cento ndr.), come si usava dire una volta”.

“Non avevamo le strutture per far rifugiare i nostri cittadini durante il terremoto – afferma – figuriamoci se possiamo trovarli adesso: È inutile che Alfano minacci di dare il potere ai prefetti di imporci un luogo dove mettere i migranti”.

“Abbiamo ancora 700 terremotati fuori casa e Renzi pensa ad agevolare i Comuni che accolgono clandestini: deliri farneticanti – dice Bergamini – di un presidente del Consiglio che ha scelto di preferire gli immigrati ai terremotati. A Bondeno nessun profugo valicherà il confine fino a quando anche solo una delle 700 persone che hanno avuto la casa terremotata non avrà ultimato la ricostruzione. Il razzismo al contrario di Renzi lo lasciamo ai sindaci Pd. Noi la nostra gente la tuteliamo”.

Bondeno resiste.