Il governo maltratta gli agenti destinati al servizio ai seggi: per loro solo 26 euro per mangiare, contro i 35 dei sedicenti profughi
Il sindacato Ugl denuncia: “Per i profughi 30 euro al giorno, per pranzo e cena degli agenti, metà soldi. Per le due giornate di elezioni – attacca Raffaele Padrone – non sono stati trovati ristoranti che possano emettere la fattura elettronica, pertanto l’amministrazione dello Stato ha dovuto cercare aziende che possano disporre di catering per gli agenti dislocati ai seggi”. E ancora: “L’offerta che i ristoratori, per i poliziotti, potevano formulare, non doveva superare i 26 euro giornalieri, comprensivi di pranzo e cena”.
“Ecco – conclude Padrone – a noi la dieta salutista sui tavolini della scuola perché non possiamo allontanarci dai seggi nemmeno per un pranzo a spese nostre, ai profughi menù servito in albergo, e magari secondo i canoni della loro religione”.
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