Gli mandano i ‘profughi’: villa listata a lutto – FOTO

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Non ci sta a vedersi entrare in casa i 38 clandestini che il governo vuole inviare nella dimora storica della sua famiglia.

E allora, protesta ‘in stile’, con drappi neri alle finestre, la scritta “andate a casa di Alfano” al campanello, uno striscione. Il conte Francesco Lovaria non vuole che la dimora della sua famiglia sia trasformata in hotel dei profughi. Sedicenti tali.

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Intanto, venerdì scorso la polizia amministrativa e i carabinieri della sezione di polizia giudiziaria si sono recati in Prefettura e nella sede della Cri per sequestrare gli atti del contratto d’affitto.

La Procura di Udine ha aperto un fascicolo sul caso dell’affitto di Villa Lovaria alla Croce Rossa, a seguito dell’esposto presentato dal conte Francesco Lovaria.

Il reato ipotizzato è violazione delle norme del codice dei beni culturali che vieta l’uso non compatibile con il loro carattere storico o artistico.