Ragazzina italiana si difende da marocchina: preside la condanna a servire gli immigrati

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E’ sempre più una scuola in mano ai disordini etnici e al totalitarismo ‘piddino’, quella che ci raccontano gli spaccati di vita quotidiana.

Stavolta è il caso di una ragazzina italiana che frequenta l’Istituto Cesi ( siamo a Terni), e che è stata condannata dal preside, in lista per le regionali con Sel e Pd, a 12 giorni di servizi sociali agli immigrati. Il motivo? Essersi difesa dalla violenza di una compagna marocchina, solita a lasciarsi andare a flatulenze verbali come:” Italiani di merda”.

A lanciare la denuncia è la madre dell’italiana, che si è potuta sfogare al giornale “ternicittà.info”, in un articolo pubblicato l’altro ieri ( e ignorato, ovviamente).
Quello che racconta è uno scenario che disgusta e spaventa al tempo stesso.

Sono veramente indignata dalla scuola e dal preside Metastasio – afferma la sig.ra Roberta Valentini – perché è dall’inizio dell’anno scolastico che la compagna di classe di mia figlia , di origini marocchine , ha un atteggiamento provocatorio sia nei confronti dei compagni di classe che nei confronti dei professori . Disturba in continuazione le lezioni , risponde male ai professori anche con parolacce e ogni giorno trova dei pretesti per litigare con tutti i compagni.

E’ prevedibilissimo. Le seconde generazioni si mostrano ancora più piene di odio verso la società ospitante, delle prime ( e le terze sono pure peggio). Bastava osservare quanto accaduto in Francia e Inghilterra, per non ripetere gli stessi errori. Ma siamo governati da dementi.

E vien da chiedersi, a proposito di dementi, ma i professori che facevano di fronte alle intemperanze della ‘nuova italiana:

Nulla , proprio nulla ed ormai è passato quasi un anno , ed il clima che si è generato dentro la classe non è certo dei migliori , molte volte mia figlia tornando a casa mi diceva che non era più sopportabile questa situazione perché le lezioni erano continuamente interrotte e gli insulti da parte della ragazza marocchina avevano superato ogni limite , e più volte si era rivolta ai professori e alla classe bestemmiando e gridando “Italiani di merda “ ma nessun provvedimento era mai stato preso.

Ovviamente, sarebbe stato ‘rassismo’: a testimonianza che le violenze delle seconde generazioni non vengono da fantomatici soprusi ricevuti( ma per piacere..), ma semmai sono intensificate dalla mollezza nei loro confronti.

Ma cosa è successo esattamente lunedi scorso?

Lunedì, la ragazza marocchina stava litigando pesantemente con un’amica di mia figlia , che è quindi intervenuta per dividerle; ma la ragazza allora ha iniziato ad inveire anche contro mia figlia che ad un certo punto si è spazientita e gli ha detto “ Torna in Marocco !” . A questo punto la ragazza marocchina voleva mettere le mani addosso a mia figlia che la teneva ferma , e solo a quel punto è intervenuto il professore che l’ha mandata fuori della classe.

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Un segno di ‘vita intelligente’ in un professore di questa classe, finalmente. Ma, in realtà, il peggio deve ancora venire:

Subito dopo è intervenuta la vice –preside che dando credito alla versione diversa fornita dalla ragazza marocchina disse amia figlia e alla sua amica che avrebbe preso dei provvedimenti “perché a 15 anni non si può essere razzisti.

Capito come ragionano le ‘sessantottarde’ che insozzano le scuole? A 15 anni non si può essere ‘rassisti’; ma si può dire: “italiani di merda”.

Quindi quali provvedimenti sono stati adottati dalla scuola ?

L’indomani, il 12 maggio, è stato indetto un consiglio d’Istituto convocato appositamente dal Preside Metastasio per discutere della questione . Il problema è che il preside ha creduto esclusivamente alla versione della ragazza marocchina che ha avuto anche il coraggio di dire che io avrei minacciato lei e la sua famiglia ! Ma quando mai ?? Le ho solamente detto di smetterla di comportarsi in questo modo. Ma per questo motivo, per tutta risposta, il preside Metastasio mi ha zittita dicendo che non potevo parlare per difendere mia figlia.

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In poche parole dando credito esclusivamente alla versione della ragazza marocchina ( che è molto abile a rigirare i fatti ) lei è passata da vittima e mia figlia da carnefice . Ed il consiglio ha deciso di punire mia figlia con 12 giorni di assistenza compiti per bambini stranieri così stando con loro impara a non essere razzista, mentre la ragazza marocchina è stata punita con 12 giorni di pulizie in alternativa a 6 giorni di sospensione.

Capito un po’? Il preside Metastasio ( nomen omen) convoca immediatamente un consiglio d’Istituto, perché qualcuno ha osato dire:” Torna in Marocco”. Blasfemia!
E cosa si decide? Ovviamente che la ragazzina che aveva avuto il coraggio, a differenza dei vergognosi professori, di rispondere all’arroganza e al razzismo anti-italiano della marocchina, dovrà essere portata sulla ‘retta via dell’anti-rassismo’ tramite servizio civile. Roba da Stalin. Roba da Orwell.

Ma chi è il preside Metastasio? Giuseppe Metastasio, preside da anni dell’Istituo Cesi di Terni, è candidato alle prossime elezioni regionali, nella lista “Umbria più uguale”, che mette insieme La Sinistra per l’Umbria, le liste civiche “progressistoidi”, Sinistra Ecologia e Libertà, e che sostiene la candidatura a presidente della Regione, di una piddina: tal Catiusca Marini.
Insomma, una sorta di vendoliano che magari voleva farsi bello col suo elettorato, o farsi invitare in qualche salottino ‘boldriniano’.

Sarebbe il caso che i presidi che entrano in campagne elettorali, siano quantomeno sospesi temporaneamente.

Ma soprattutto, è vergognoso dover trattare di una scuola che è sempre più nelle mani di ‘progressistoidi’ e immigrazionisti vari, che tentano di fare il lavaggio del cervello a bambini e ragazzini.
E’ chiaro che l’arroganza di tali individui sia fuori controllo, e il fatto che ad esempio, il Pd governi l’italia da anni senza essere mai stato votato, dovrebbe già farlo intuire.

Dalla scuola almeno, però, stiano fuori: la scuola è luogo d’istruzione, non luogo in cui i vari Metastasio debbano prepotentemente imporre le loro storpie ideologie.
Non c’è solo un’ emergenza dittatura pd’ in Italia. C’è un’emergenza totalitarismo.




3 pensieri su “Ragazzina italiana si difende da marocchina: preside la condanna a servire gli immigrati”

  1. Tra l’altro, questo personaggio è anche direttamente coinvolto nella campagna di rimozione dei crocifissi nelle scuole italiane (2008).

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