Malesia respinge barconi clandestini: “Che vi aspettate che facciamo, con chi viola i nostri confini?”

Vox
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La Malesia ha respinto un barcone con più di 500 clandestini musulmani di etnia Rohingya e bengalesi espulsi dalla Birmania, che non vuole più gli islamici dopo lo scoppio di disordini etnici: li ha riforniti di carburante e viveri, poi li ha ‘gentilmente’ allontanati dalla proprie acque territoriali.

La barca era stata trovata ieri, mercoledì, al largo della costa dello stato settentrionale di Penang, appena tre giorni prima, più di un migliaio di clandestini erano sbarcati nella vicina isola di Langkawi.

Il Vice Ministro, che evidentemente non soffre della patologia mentale dei nostri ministri, Wan Junaidi Jaafar, ha detto che la Malaysia non può permettersi di avere immigrati che invadono le sue coste.

“Che cosa vi aspettate che facciamo? Siamo stati anche troppo gentili con persone che hanno violato le nostre frontiere. Li abbiamo trattati umanamente, ma non possiamo vedere violate le nostre coste in questo modo “, ha detto alla Associated Press.

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“Dobbiamo inviare il messaggio giusto che non sono i benvenuti qui”, ha detto.

E’ bene, ogni tanto, sentire gli echi di quello che era un pensiero normale anche qui, fino a qualche decennio fa. Prima che il degrado umanitarista propagandato a pagamento dai media di distrazione di massa divenisse il pensiero unico.

Migliaia di clandestini sono bloccati nello Stretto di Malacca e acque circostanti, dopo che gli scafisti legati a reti di trafficanti hanno abbandonate le navi, lasciando dietro di sé il loro carico umano.

Anche l’Indonesia, che ha preso 600 clandestini, all’inizio di questa settimana ha respinto un barcone.

Speriamo Al Fano e i fanatici della Marina non partano per lo stretto di Malacca.