H58: il ‘superbatterio’ del Tifo che resiste agli antibiotici arriva dall’Asia

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Un “superbatterio” responsabile della febbre tifoide resistente agli antibiotici si è diffuso a livello mondiale, ‘grazie’ ad una sola famiglia di batteri, chiamata H58, secondo i risultati di un grande studio internazionale.

La ricerca, che coinvolge 74 scienziati in quasi due dozzine di paesi, è uno dei set più completi mai studiati di dati genetici su un agente infettivo umano e dipinge uno scenario inquietante di una “crescente minaccia per la salute pubblica”.

Il tifo si contrae bevendo o mangiando e sintomi comprendono nausea, febbre, dolori addominali e macchie rosa sul petto. Non trattata, la malattia può portare a complicazioni a intestino e testa, che possono rivelarsi fatali nel 20 per cento dei pazienti.

I vaccini sono disponibili, tuttavia, questo studio ha scoperto che la versione H58 “superbatterio”, che è resistente a diversi tipi di antibiotici, sta diventando dominante.

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“H58 sta letteralmente soppiantando gli altri ceppi di tifo, trasformando completamente l’architettura genetica della malattia e dando il via ad una epidemia”, hanno detto i ricercatori.

Il team di ricerca, il cui lavoro è stato pubblicato sulla rivista Nature Genetics, ha sequenziato i genomi di 1.832 campioni di batteri di Salmonella Typhi che sono stati raccolti in 63 paesi tra il 1992 e il 2013.

Hanno trovato che ormai il 47 per cento appartiene al ceppo H58.

Il team ha scoperto che H58 è emerso nel Sud-Est Asiatico (come sempre) circa 30 anni fa e si è poi diffuso in Asia, Medio Oriente, Africa e Fiji. Hanno anche trovato prove di un’ondata recente e non dichiarata della trasmissione in molti paesi dell’Africa, che può rappresentare una epidemia in corso non rilevata dai sistemi sanitari locali.