Il ministro della Salute egiziano, Adel Adawy, ha ammesso ieri, domenica, che il 92 per cento delle donne egiziane ha subito mutilazioni genitali.
Gli ultimi risultati sono stati annunciati in una conferenza tenuta per illustrare i risultati del rilevamento demografico del 2014, Demographic and Health Survey (EDHS).

Secondo il ministro, il 92 per cento delle donne di età compresa tra i 15 ei 49 anni che sono o sono state sposate hanno subito una mutilazione genitale.

La maggior parte ha subito le mutilazioni genitali in età compresa tra nove e dodici anni, con solo il 31 per cento delle operazioni condotte da medici, ha detto il ministro della Salute.

Il 2014 EDHS inoltre ha rilevato che la stragrande maggioranza delle donne in Egitto è a favore della mutilazione genitale, ed è in accordo con gli insegnamenti religiosi islamici, mentre il 30 per cento ritiene che dovrebbe essere vietata.

‘Stranamente’, il 92 per cento circa è anche la percentuale di popolazione islamica, il restante 8 per cento è cristiano-copta. Gli autoctoni diventati ospiti in casa propria.