Greta Ramelli, una delle due ‘incaute’ ragazzine con l’hobby per l’umanitarismo, debutta il libreria scrivendo la prefazione di un libro sull’Afghanistan.
“Si tratta di un passo – esordisce la Ramelli nella prefazione – basta solcare un confine. Verso una nuova terra che del suo dolore un po’ fa il suo fascino e un po’ la sua disperazione e della sua forza fa il tuo traguardo”. La Ramelli, poi, ribadisce il suo “impegno per i popoli martoriati dalle guerre”.
Ma del suo, di popolo, se ne frega. E’ il difetto di tutto quelli che ‘amano tutti’: non amano mai nessuno, veramente.