Questo grafico è l’espressione visiva del fallimento di Renzi e del suo governo non eletto. Non solo abusivi, anche incapaci.
Il grafico registra il numero di occupati in Italia tra il marzo 2014 e il marzo 2015: quando Renzi prese in mano il governo, c’erano in Italia 22 milioni e 264 mila occupati (dati ISTAT), l’ultimo dato, relativo al mese di marzo dell’anno in corso, ci dice che ci sono, ora, 22 milioni e 195 mila occupati.
Significa che da quando questo governo è in carica, si sono persi 69 mila posti di lavoro. Sono dati inoppugnabili. Drammatici.
E non è che prima si stesse bene.
Di seguito il grafico sugli stessi numeri nel corso dell’ultimo decennio:
Come si vede, c’è stato un ovvio crollo dall’inizio della Grande Recessione – indipendente dal governo – poi la situazione si era stabilizzata, fino a che, nel 2011, è arrivato Monti, a darci il colpo di grazia, effetto proseguito con Letta.
Poi è arrivato Calamity Renzi, e dopo un piccolo rimbalzo – anche i cadaveri rimbalzano, se lanciati dal quinto piano – è riuscito nella titanica impresa di peggiorare una situazione che sembrava impossibile peggiorare, e perdere altri posti di lavoro: come abbiamo scritto sopra, ben 69 mila in un anno.