All’inizio di questa settimana, c’è stata la notizia che dieci famiglie inglesi non avevano dato il consenso perché i loro figli venissero portati dalla loro scuola di Lostwithiel, in Cornovaglia a visitare una moschea di Exeter. I genitori hanno rifiutato il lavaggio del cervello.

Ora, i funzionari della scuola vogliono obbligare i bambini alla visita, e hanno detto ai genitori che non saranno ammesse assenze dal viaggio, citando l’importanza di ‘promuovere diverse fedi ed etnie’ a bambini in età scolare. Il nuovo totalitarismo multietnico.

In precedenza, il personale della scuola aveva umiliato i bambini obbligandoli a spiegare perché non erano andati.

Proprio perché la scuola è in una delle contee meno etnicamente e religiosamente diverse di tutta l’Inghilterra, i fautori del melting pot vedono come fumo negli occhi ogni resistenza e accelerano sulla propaganda già in tenera età.

L’Independent, noto ‘giornalone’ inglese, è riuscìto persino a sostenere l’importanza di queste visite visto che le “moschee in Cornovaglia sono state deturpate con graffiti”: peccato ci sia una sola moschea a tutta la contea, una cappella metodista convertita.

L’ideologia multietnica non fa prigionieri. Nemmeno i bambini.