Questa foto non arriva dalla Siria, ma dall’Italia

Vox
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Sembra incredibile, ma la foto non arriva da Gaza, nemmeno dalla Siria. Siamo alla periferia di Roma, chissà se Bergoglio vede lo scempio che fanno i suoi protetti, dalle finestre del Vaticano.

Sono gli zingari che bruciano quello che rubano, per ottenere rame.

Questa è ROMA. Ecco cosa è diventata la nostra città.

Posted by Riprendiamoci Roma on Mercoledì 29 aprile 2015

Se questa foto ti sembra normale. Probabilmente sei un elettore di Marino. O vivi in Vaticano.

AGGIORNAMENTO E SCUSE

Vox

Ci hanno segnalato che la foto pubblicata dal blog di denuncia Riprendiamoci Roma, dal quale l’abbiamo tratta (continueremo a farlo, un errore capita a chiunque) senza fare i controlli del caso, perché il blog in questione è solitamente molto attento, è, in realtà, una foto scattata non alla periferia della capitale, ma di Napoli.

Si tratta comunque sempre di roghi di ‘nomadi’:

Rifiuti industriali dati alle fiamme in una zona già invasa dalle discariche. Succede a Giugliano, nella cosiddetta Area Vasta, dove siti come la Resit e Masseria del Pozzo hanno ormai distrutto fauna e flora locale. Oltre all’inquinamento di falde acquifere e terreni, sul posto si deve quindi fare i conti anche con l’avvelenamento dell’aria. Questa la denuncia dell’associazione “Eco della fascia costiera”, presieduta da Lucia de Cicco. L’ultimo enorme rogo si è sprigionato ieri pomeriggio intorno alle 18, quando i rom, presi dalla disperazione, hanno bruciato tonnellate di rifiuti sversati sul posto e mai raccolti.

IL CAMPO ROM – Il nuovo campo rom di Giugliano, spostato nell’Area Vasta dopo lo sgombero avvenuto in zona Santa Maria del Cubito (dove sorgono strutture come Auchan e Leroy Merlin), è costato 400mila euro. Soldi che non si capisce bene come e soprattutto dove siano stati spesi, visto che la struttura manca di qualsiasi elementare servizio igienico. A ciò si assomma l’inquinamento già presente in zona: un circolo vizioso che è destinato ad alimentarsi giorno dopo giorno, visto che, nonostante il patto firmato in Regione tra istituzioni locali e associazioni, i roghi non accennano a diminuire.

I ROGHI – Basta infatti percorrere l’asse mediano che da Scampia porta fino alla zona di Lago Patria: a qualsiasi ora del giorno e della notte si sentiranno odori mefitici provenire dalle colonne di fumo nero che sorgono dalle campagne, a pochi metri dalle coltivazioni. La pira di fumo nero è ormai una costante del paesaggio rurale campano, più di meleti e pescheti che, una volta, erano gli alimenti tipici del posto.

http://www.campaniasuweb.it/story/21513-rifiuti-giugliano-continuano-roghi-nellarea-discariche

Giugliano. Fiumi di parole sprecate per raccontare, denunciare un fenomeno che di terminare per sempre non ne vuole sapere. Ed allora lasciamo parlare le immagini, che da sole riescono a rendere chiara la tragedia umana che siamo costretti subire nell’area a nord di Napoli. Il rogo a ridosso del campo Rom di Masseria del Pozzo.

Quindi non gli zingari a Roma, ma gli zingari a Napoli. Ci scusiamo con i lettori per l’errore.