“Nel dibattito sullo stadio del Milan al Portello, al di là del tifo, manca del tutto una valutazione concreta sull’interesse della collettività. La zona del Portello è densamente popolata e vanno ascoltate le ragioni dei residenti: non dobbiamo perdere di vista i problemi reali di logistica, accessibilità, traffico, ordine pubblico e inquinamento acustico. Per il nuovo stadio del Milan andrebbe designata un’area che garantisca la sicurezza dei cittadini, e Milano è ricca di zone in disuso pronte per le bonifiche e la riqualificazione, e Fondazione Fiera deve spiegare, dati alla mano, la ricaduta dell’investimento per tutta la collettività e non solo per i diretti interessati nella compravendita. Auspichiamo che l’ente agisca nell’interesse dei cittadini e non sotto la pressione della politica e dei suoi interessi dato i cognomi dei “player” coinvolti. Non vorremmo fosse una scelta volta ad aumentare il valore di una società sportiva prossima alla vendita.”, così Stefano Buffagni, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle della Lombardia.
In effetti, le società di calcio stanno ormai trasformandosi in società immobiliari: con la scusa dello ‘stadio di proprietà’ si fanno hotel, ristoranti e appartamenti.