Milano, animali sgozzati e immigrati infetti: “Un quartiere da incubo”

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Pieve Emanuele (Milano) – Sedicenti profughi ovunque. Per diretta strategia governativa. Il tumore deve essere diffuso in tutto il corpo sociale.

Accade così che lo scorso 23 aprile, un gruppetto di ragazzini entrato in un’edificio abbandonato della zona, vi trovi un africano avvolto in una coperta in stato di semicoscienza. Tornati a casa i ragazzini hanno avvertito i genitori che a loro volta hanno allertato i carabinieri e il 118.

Quale pericolosa malattia possa avere, non si sa.

L’uomo sarebbe addirittura parte di un manipolo di clandestini inviati in Lombardia diversi anni fa. A dimostrazione di quanto fasulle siano le rassicurazioni: vanno all’estero. ,

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Ora i residenti chiedono la demolizione degli edifici: “Questi palazzi sono diventati un rifugio che fa aumentare delinquenza e degrado. Nei palazzi abbandonati si sentono persone che pregano in lingua straniera e più volte sono stati trovati animali morti e pozze di sangue sul pavimento. Noi vogliamo proteggere i nostri figli per questo abbiamo preparato una lettera al sindaco per chiedere di intervenire al più presto con la demolizione dei palazzi“.

Sgozzano gli animali negli stabili. Ormai siamo ‘Africa’.

Ma il sindaco locale, il piddino Paolo Festa, accusa i residenti di ‘strumentalizzare la vicenda’.

Invece di costruire in aree verdi, l’Italia ha tutta una serie di strutture da abbattere e ricostruire. Il futuro è nel recupero di aree dismesse.