Perugia: quasi 5 milioni di euro per i ‘profughi’, l’80% all’associazione vicina al PD

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Il consigliere Camicia protesta in Consiglio: “Basta profughi a Perugia, ci costano troppo”. Troppi i 4.882,19 euro messi a bilancio per ospitare i clandestini.

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Ma il ruolo che ha l’Arci – famigerata associazione xenofila vicina al PD – nell’ospitalità dei sedicenti profughi. Per Camicia l’associazione “fa la parte del leone: nelle sue strutture accoglierebbe 327 profughi, mentre la coop Perusia 50. Il Cidis, 30. La coop Il cerchio, 10 e la Confraternita di Maria santissima, 20. Secondo in graduatoria l’Istituto Santa Croce: ribasso d’asta del 2% (34,30 euro) e disponibilità ad accogliere 25 stranieri. Al terzo e ultimo posto (sono tre offerte selezionate) la Famiglia nuova (34,65 euro, ribasso dell’1%) che si mette in fila per quattro posti”.

Un numero abnorme per il consigliere che sollecita infine l’Amministrazione “a chiedere al Prefetto, un incontro finalizzato ad escludere Perugia dalle città che dovrebbero accogliere i migranti, in quanto allo stato attuale la presenza degli extra comunitaria è già notevole. “Ad attivare inoltre – dichiara sempre il consigliere – tutte le iniziative utili affinché la Prefettura coinvolga nei programmi e nei progetti di accoglienza Stranieri, anche chi amministra e che rappresenta la comunità perugina, la quale è molto preoccupata di quanto accade, e in quanto a scadenza convenzione, chiaramente le associazioni che hanno vinto all’asta, Vite Umane, non essendo più tenute a garantire vitto e alloggio agli ospiti stranieri, farebbero ricadere il costo sociale e economico alla città di Perugia, che allo stato attuale non ha le risorse economiche per far fronte ai costi necessari per ospitare tantissimi immigrati”.