La giornalista inglese del SUN, Katie Hopkins, ha rotto il tabù. Ha detto quello che la maggioranza silenziosa pensa, ma non può dire, perché ‘inibita’ dalla propaganda dei media di distrazione di massa.
Ora, ovviamente, è sotto l’attacco delle vedove dell’invasione, per il suo articolo senza peli sulla lingua contro l’immigrazione clandestina, in risposta alla canea mediatica seguita al naufragio di due giorni fa (con morti presunti).
Un articolo che rispecchia, in toto, la visione del problema che ha Vox. Che non significa gioire dei morti, ma non confondere ‘vittime’ con ‘invasori sfrortunati’: ed impedire che partano. Anche per il loro bene. Ma soprattutto per il nostro.
Ecco uno stralcio:
Navi di salvataggio? Navi militari per fermare gli immigrati
NO, non mi interessa. Mostrami pure le immagini di bare, mostrami i corpi galleggianti in acqua, suona i violini e mostrarmi persone magre che sembrano triste. A me, ancora, non interessa.
Perché poi, ti mostrerò le immagini di uomini giovani aggressivi a Calais, che si diffondono come virus mortali su una nave da crociera.
Non vi sbagliate, questi si riproducono come scarafaggi quando non stuprano le donne europee bianche.
Una volta che gli elicotteri li hanno riaccompagnati alle loro coste, i barconi devono essere confiscati e bruciati in un enorme falò.
I fautori dell’accoglienza sono privi della componente razionale del cervello. Quella che serve ad analizzare cosa accade ‘dopo’. Sono come gli animali, non in grado di comprendere gli effetti futuri di un’azione presente. Per questo si limitano a raccattare e portare a casa nostra. Loro vedono solo le ‘vite salvate’. Noi vediamo anche quelle rovinate da quelli che loro hanno salvato.