Caritas usa 8 per Mille per regalare iPhone e sigarette ai clandestini

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Non solo vitto, alloggio, sigarette e cellulari pagati, ai clandestini comaschi la Caritas garantisce anche corsi di formazione, di giardinaggio, di cucina, di panificazione, percorsi di inserimento lavorativo, mediazione culturale, corsi di lingua, assistenza sanitaria gratuita”, la denuncia è del deputato leghista Nicola Molteni.

Le opportunità e le garanzie offerte ai 130 immigrati oggi accolti in provincia, avallate in maniera vergognosa da enti come la Caritas, che si prestano a questo sistema discriminatorio di aiuti, che ricopre di opportunità e benefici gli immigrati e li nega, invece, alla nostra gente”.

Ci sono centinaia di giovani e disoccupati comaschi che aspirerebbero a essere inseriti in percorsi di formazione oggi invece garantiti ai soli immigrati; centinaia di anziani e padri di famiglia comaschi che aspettano una casa popolare da anni, invece garantita ai clandestini, centinaia di bisognosi comaschi che avrebbero necessità di vitto e alloggio gratuiti, invece garantiti ai clandestini. Questo è becero e vergognoso razzismo contro la nostra gente”.

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Da notare la provenienza dei sedicenti profughi ‘curati’ dalla Caritas a spese nostre: Gambia, Guinea Bissau, Mali, Senegal, Costa D’Avorio, Nigeria, Ghana, Etiopia, Afghanistan, Pakistan. Il sito ci informa anche che i più numerosi giungono dalla Nigeria, seguita dai migranti provenienti dal Mali e dal Gambia.

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Di tutti questi Paesi, l’unico con una sorta di guerra (in realtà più terrorismo) è l’Afghanistan. Per il resto sono tutte nazioni in pace, e infatti siamo in presenza di giovani adulti o ragazzi: tutti maschi. Non la figura tipica del ‘profugo’.

Sono poi quasi tutti islamici. Quelli della Caritas, oltre un senso spiccato per gli affari, e uno ‘spassionato’ amore per i ragazzoni africani, hanno anche un latente di autolesionismo, a quanto pare.