Lombardia: legge anti-moschee funziona, Tar la applica e blocca costruzione

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La legge “anti-moschee” della Lombardia inizia a dare i propri frutti, rendendo molto più difficile la realizzazione di questi simboli dell’occupazione islamica.

E’ di ieri la sentenza del Tar della Lombardia che impedisce agli islamici residenti a Sesto Calende, in provincia di Varese, di erigere l’ennesima moschea.

Nel 2013, un’altra sentenza aveva stabilito che nessuno strumento urbanistico poteva contrapporsi al diritto di culto islamico, per cui il Piano di governo del territorio che impediva la realizzazione di moschee, era da considerarsi nullo. Fu una sentenza choc, che di fatto apriva al proliferare di ‘luoghi di culto’ islamici, e all’origine della legge approvata dalla Regione.

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E funziona. Il Tar di Milano ha infatti rigettato la richiesta degli islamici residenti a Sesto Calende di applicare la sentenza del 2013: gli islamici pretendevano un terreno comunale per la realizzazione della propria moschea. Non sa da fare.

“Ma l’Amministrazione intimata – spiegano i giudici del Tar – ha tuttavia comunicato di dover dar corso alla sospensione del procedimento, in quanto nelle more è entrata in vigore la legge-regionale numero 2 del 2015 che ha previsto, ai fini della valutazione delle istanze quali quella di cui è causa, l’acquisizione obbligatoria del parere di una Consulta regionale non ancora costituita”.

Appena in tempo.