Chi muore sui barconi non è una vittima: è un invasore sfortunato

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Mentre l’Italia è invasa da coloni africani, le loro avanguardie in Parlamento, messe lì dal Pd, vogliono ‘una giornata della memoria per le (presunte) vittime dell’immigrazione’.

“La giornata del ricordo – dice l’estremista islamico marocchino Khalid Chaouki – deve servire a tenere viva la memoria per le future generazioni, a superare i temi spesso ideologici e strumentali che contraddistingue il dibattito su questo argomento, per affrontare le sfide poste da questi flussi dell’immigrazione”.

“quei morti costretti a lasciare il proprio Paese in balia delle guerre, delle persecuzioni e della fame”. “Non si può più restare indifferenti – ha concluso il deputato dem – vorremmo che questa giornata diventasse un momento pedagogico, per fare in modo che in tutte le scuole italiane si possa riflettere su ciò che accadde quel giorno, e che succede ancora oggi”.

C’è un problema. Chi parte – tutti uomini adulti in carne – non lascia né guerra, né persecuzioni, né fame: è solo un individuo in cerca di ‘qualcosa di meglio’. Solo che, questo ‘qualcosa di meglio’, lo vuole a spese nostre. A casa nostra.

Dalle guerre fuggono le famiglie. E anche dalle persecuzioni e dalla fame. Sui barconi che i nostri scafisti di Guardia Costiera ed ex Marina Militare raccattano, non ci sono famiglie: tutti giovani adulti con qualche ‘scudo umano’ – una donna e un bambino ogni cento uomini – per impietosire i deficienti dell’accoglienza forzata.

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Chi muore durante le traversate, non è una vittima. E’ un invasore sfortunato. E non si ricordano gli invasori.

Ma il Pd vuole manipolare le menti dei ragazzini già a partire dalle scuole: con l’ideologia della indifferenziazione sessuale, etnica e morale. Il Pd non è un partito: è un’organizzazione a delinquere che persegue il genocidio del popolo italiano. E lo fa con il codazzo degli alfanidi, utili idioti dell’invasione.

Un giorno andranno processati. Con metodi non troppo dissimili da quelli di ISIS? Non dobbiamo andare troppo lontano, basterà applicare la giustizia della Rivoluzione Francese: i traditori si trattano così.

 

Fonte: Identità.com