La pillola anticoncezionale ha ormai molti effetti collaterali riconosciuti scientificamente, alcuni gravi.
Ora, un nuovo studio afferma che ci può essere un altro effetto collaterale preoccupante: il suo uso sembra riduca alcune zone del cervello.
I neuroscienziati hanno scoperto che due regioni cerebrali chiave, responsabili per l’emozione e il processo decisionale diventano più sottili in donne che prendono la pillola.
Detto rozzamente: la pillola muta la personalità di una donna. E lo fa andando a mutare direttamente l’hardware principale. E come sappiamo da altri studi, uno degli effetti della pillola è anche lo scegliere un partner differente da quello che si sceglierebbe senza l’influenza del farmaco.
Non è un caso, probabilmente, qualcuno ha interesse a manipolare la personalità femminile e i suoi comportamenti sessuali. E lo fa in modo intelligente: vendendo questo intervento come ‘progresso nei diritti delle donne’.
I ricercatori della University of California hanno analizzato il cervello di donne che prendono la pillola. La loro corteccia orbitofrontale laterale e la corteccia cingolata posteriore risultano ridotte in risposta agli ormoni sintetici presenti nel farmaco.
Le sostanze artificiali presenti nel farmaco bloccano la produzione di ormoni naturali innescando cambiamenti nella forma e nel funzionamento del cervello, secondo lo studio, che è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista Human Brain Mapping.
Per l’autore principale dello studio, Nicole Petersen, le scansioni cerebrali hanno rivelato come la corteccia orbitofrontale, responsabile del processo decisionale, e quella cingolata posteriore , che elabora le emozioni, sono più piccole della media nelle donne che assumono la pillola.
Quanto, di quello che è avvenuto negli ultimi decenni, in termini di degradazione morale della società e di ‘apertura a relazioni non normali’ è derivante dall’utilizzo massiccio della pillola? Al momento è impossibile determinarne l’ordine di grandezza. Ma qualcuno, da qualche parte, lo sapeva dall’inizio.
PS. La foto in alto, non è di chi pensate che sia.