Un sottomarino a propulsione nucleare britannico ha subito danni per quasi 700mila euro, a causa di una collisione avvenuta durante il ‘monitoraggio’ di navi russe.
Lo HMS Talent, 5.300 tonnellate di stazza, è rientrato in porto con un enorme ammaccatura e sarà lontano dai mari per diversi mesi. La Royal Navy sta indagando sull’incidente.

La scorsa notte, i funzionari della difesa hanno rifiutato di rivelare i dettagli esatti dell’accaduto – compreso dove o quando è successo – ma fonti ufficiose riferiscono che l’HMS Talent potrebbe avere colpito ‘ghiaccio galleggiante’ piuttosto che un sottomarino russo, durante l’emersione. Anche se questa è una ‘scusa’ che veniva utilizzata spesso, durante la guerra fredda, per minimizzare i rischi di ‘conflitto’ anche in caso di ‘scontro’ con navi o sottomarini russi.

L’incidente arriva in un momento di grande tensione tra la Gran Bretagna e la Russia nello spazio aereo e marittimo del Mare del Nord. E proprio il dovere continuamente monitorare il Mare del Nord e le zone al Circolo Polare Artico, mentre i russi hanno aumentato la loro attività sottomarina negli ultimi 18 mesi, potrebbe avere causato l’incidente.

Emergere è una manovra rischiosa, perché le attrezzature sonar di un sottomarino tendono ad ‘osservare’ davanti anziché sopra. Inoltre, le antenne radar non funzionano sott’acqua.
Dopo l’incidente, i tecnici hanno scoperto che l’impatto aveva distrutto lo strato esterno del sottomarino e i suoi pannelli acustici. Questi pannelli servono a minimizzare la trasmissione di onde sonore e altri segnali che potrebbero rivelare la posizione.