Multinazionale delle disgrazie attiva traghetto per portare clandestini in Italia

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HANNO INIZIATO LO SCORSO ANNO, E IL BUSINESS DEVE ESSERE STATO FRUTTUOSO

«Nella prima settimana di maggio torneremo in mare per salvare i migranti e raddoppieremo la nostra permanenza, anche perché senza Mare Nostrum pensiamo sia nostro dovere essere più presenti: resteremo operativi fino a fine ottobre, quindi sei mesi contro i tre dell’anno scorso».

Giovane e senza scrupoli. Regina Egle Catrambone è la milionaria maltese che, insieme al marito italo-americano Christopher, gestisce il Tangiers Group. Una multinazionale che specula sulle disgrazie: ovunque ci sia da fare affari con una disgrazia, loro arrivano. E ora vogliono allargare il business.

La Moas (Migrant Offshore Aid Station) è nata con lo scopo di raccattare clandestini e portarli in Italia, per questo i Catrambone hanno acquistato e approntato una nave di 40 metri, la Phoenix, di stanza a Malta, dove la coppia vive da sette anni.

La coppia di milionari, attiva nel campo delle assicurazioni, ha acquistato l’imbarcazione in Virginia e ha deciso di trasformarla in “traghetto per clandestini”, con tanto di droni a bordo che dovranno intercettare i barconi.

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Certi imprenditori sono ingordi e non accettano la concorrenza.

Persone di questo tipo abbiano almeno la decenza di non insultare l’intelligenza altrui. Gli affari sono affari, non è necessario addurre motivazioni umanitarie per giustificare la sete di profitto.

«Da agosto a ottobre 2014 abbiamo soccorso 3.000 migranti. Questo ci spinge a proseguire e a cercare partner perché il nostro sogno è quello di ampliare la flotta». Cercano partner, sicuramente ne avete nelle cooperative alle quali fornite carne fresca.

I due speculatori di disgrazie hanno fatte le cose in grande: attrezzature mediche e di uno staff di 20 persone fra equipaggio, medici, ostetriche, soccorritori, cuochi. Oltre all’affitto di due droni di ultima generazione, gli stessi usati dalla Marina Militare italiana.

Qualcuno ha odorato un nuovo business. Da quando fare gli scafisti è legale?

E un partner lo hanno trovato, i famigerati ‘Medici Senza Frontiere’, che amplieranno il business delle vacanze adventure per medici col senso di colpa.

La nave sarà in continuo contatto la Guardia costiera che deciderà in quale porto far sbarcare gli immigrati. Ovviamente non è contemplata l’ipotesi che questi possano essere rimpatriati o smistati in altri Paesi. «Malta -– ci dicono –- non è considerato un porto sicuro». Quindi arriveranno tutti in Italia.




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