6 “figli” di coppie gay scrivono a Dolce e Gabbana:” Grazie per quello che avete detto. Non mollate”

Vox
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” Cari Dolce e Gabbana,

Saluti dagli Stati Uniti. I sei firmatari di questa lettera sono stati tutti cresciuti da coppie gay o lesbiche. Cinque di noi sono donne e uno è un uomo bisessuale; tutti noi abbiamo cresciuto i nostri figli con partner del sesso opposto.

Vogliamo ringraziarvi per aver dato voce a quanto abbiamo appreso dall’esperienza:

ogni essere umano ha una mamma e un papà ed eliminare uno dei due dalla vita di un bambino significa privarlo della dignità, dell’umanità e dell’uguaglianza.
Anche se sappiamo che i genitori gay possono essere amorevoli, dal momento che li abbiamo e ci hanno amati.

Tuttavia, noi tutti abbiamo fatto esperienza diretta del duro contraccolpo che segue quando la visione dominante dei genitori gay, come universalmente positiva, viene messa in discussione. Sappiamo che sarete sottoposti a una pressione tremenda, specialmente ora che sia l’Italia sia gli Stati Uniti stanno cominciando a spingere affinché gli interessi per la difesa dei nostri diritti ad avere una madre e un padre siano censurati, al fine di soddisfare una potente lobby gay.

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Nessuno riceve attacchi tanto feroci dalla lobby come coloro che appartengono alla comunità gay e metto in discussione le sue politiche: i ‘figli’ delle coppie gay tanto quanto gli uomini gay che li difendono (come voi due).

Molto probabilmente tanti nella comunità internazionale proveranno a cancellare i vostri programmi, a censurare le vostre campagne pubblicitarie e a distruggere mediante il web la vostra reputazione. Ma avete dimostrato a voi stessi di essere estremamente coraggiosi. E ci avete ispirato mentre ci prepariamo tutti e sei a inviare lettere contro il matrimonio gay alla Corte Suprema degli Stati Uniti ( ndr: perché, come abbiamo scritto in tale articolo, il prossimo 28 Aprile la Corte suprema degli Usa inizierà ad analizzare i ricorsi presentati a favore delle nozze( adozioni) gay. Ricorsi tra i quali la fanno da protagonista le grandi multinazionali del pianeta. Il potere neoliberista e le lobby, contro i diritti dei bambini).
Vogliamo lodare il vostro coraggio e ringraziarvi per l’ispirazione che siete.

Ma vi imploriamo anche di non arrendervi quando la reazione crescerà d’intensità. Se tornerete indietro e vi scuserete per quanto avete detto, renderete ancora più vulnerabili e discreditati i bambini che vivono nelle case gay. Per il nostro bene, così come per quello di tutti i bambini italiani, è importante che non vi scusiate né che vi arrendiate.

Sostenente invece l’idea che tutti i bambini hanno bisogno di crescere uniti alle proprie madri e i propri padri. Si tratta di un diritto umano.
Se in qualsiasi modo possiamo aiutarvi, per favore, fatecelo sapere. Non siamo tutti cristiani ma vogliamo inviarvi la nostra benedizione, promettendovi che d’ora in poi saremo acquirenti di Dolce&Gabbana. ”

Firmatari:
Heather Barwick, collaboratrice del Federalist
Rivka Edelman, coautrice of “Jephthah’s Daughters: Innocent Casualties in the War for Family Equality” ( Le figlie di Iefte: I morti innocenti nella guerra per la parità delle famiglie)
Katy Faust, scrittrice di asktheBigot
Robert Oscar Lopez, coautore di “Jephthah’s Daughters: Innocent Casualties in the War for Family Equality”
Denise Shick, autrice di “My Daddy’s Secret” ( Il segreto del mio papà)
Dawn Stefanowicz, autrice di ” Out from under: The impact of homosexual parenting (Fuori dal buio: L’impatto della genitorialità gay; in Italia edito con il titolo: Fuori dal buio: La mia vita con un padre gay)




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