Oggi parliamo di una delle appendici giornalistiche del PD, Umbria24.it

Giorni fa, il giornalino in questione ha pubblicato un articolo nel quale scriveva:

L’odio «Profugo» è la parola perfetta per far scattare qualsiasi istinto, quella che fa schiumare di rabbia l’odiatore medio che nel corso della giornata, mentre la ‘notizia’ rimbalza su siti come Voxnews e altri portali che acchiappano clic grattando la pancia di un Paese ormai in preda a riflessi pavloviani, ha riversato sui social network commenti del tipo «oggi mi sento discriminato», «w il razzismo», «è un vero scandalo», il classico «vergogna» e via indignandosi. Voxnews.it riprende sobriamente la storia titolando «Governo apre tabaccheria: gestore deve essere un profugo». Boom. Da sottolineare poi il contesto che, sul sito del Giornale, circonda l’articolo: da un grande banner nero posto in alto il lettore viene fissato, con sguardo di sfida, da quello che pare un classico militante dell’Isis.

Sorvoliamo sugli errori. Alla questione in sé abbiamo già risposto qui e non ci dilunghiamo oltre.

Ma se il paese ha ‘riflessi pavloviani’, i piddini di Umbria24.it hanno invece quella che Freud definiva ‘proiezione negli altri di caratteristiche proprie’.

Se infatti Vox volesse ‘acchiappare clic’, farebbe come i poveri pennivendoli di Umbria24 e inserirebbe link a tradimento nello sfondo bianco.

Se visitate il sito in questione, così avranno un picco di lettori, vi accorgerete che se per errore cliccate sullo sfondo bianco, subito si apre una pagina pubblicitaria: una pratica profondamente scorretta verso i propri lettori – quasi sicuramente anche illegale – che ben evidenzia quale sia il vero giornale ‘acchiappa-clic’.