Arrivano i ‘profughi’: secondo caso di TBC in pochi giorni, è una ‘coincidenza’

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Una bimba di 22 mesi, che frequenta l’asilo nido di Castelfranco Veneto, è ricoverata per una forma polmonare di tubercolosi. E’ il secondo caso di Tbc nella zona a pochi giorni dall’arrivo di un cospicuo numero di sedicenti profughi.

L’altro caso è quello di un 12enne di Possagno, studente alle medie di Cavaso del Tomba.

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Le cosiddetta autorità: “Non vi è nessun collegamento con il caso da poco riscontrato nell’istituto di Cavaso – ha fatto sapere il dipartimento di prevenzione dell’Ulss 8 – ma si tratta di una semplice coincidenza temporale”. E’ una coincidenza.

La notizia del nuovo caso di tubercolosi era trapelata nei giorni scorsi ma solo oggi, giovedì, è arrivata la conferma, quando la direzione sanitaria, in accordo con la Regione, ha fatto scattare i protocolli previsti in modo da poter individuare eventuali bambini od operatori del nido di Castelfranco Veneto che possano essere venuti a contatto con il germe responsabile della malattia. I genitori dei piccini sono stati invitati ad un incontro con i medici e con i rappresentanti delle istituzioni, a partire dall’assessore comunale alla salute Marialuisa Migliorino.

“Per prima cosa vogliamo mettere al corrente le famiglie della situazione – ha detto – e spiegar loro come procederemo”. Già nella mattinata di oggi circa 40 bambini e 20 adulti verranno sottoposti al test tubercolinico di Mantoux, i cui risultati verranno resi noti lunedì prossimo.




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