Governo vuole tagliare analisi a donne incinte, per curare i clandestini

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DUE MILIARDI DI TAGLI ALLA SANITA’ PER MANTENERE CURARE I CLANDESTINI

Il ministro della Salute – degli immigrati – spende troppi soldi per garantire le cure ai clandestini che sbarcano quotidianamente in Italia. Non crederete che i quasi duecentomila sbarcati nel 2014 non siano pesati sui costi sanitari, vero? E così, da qualche parte si deve tagliare: gli esami diagnostici che il ministrello Lorenzin definisce ‘inutili per gli italiani’: facendo i conti – dice – costano oltre 13 miliardi al bilancio del Sistema sanitario nazionale. Quel SSN che generazioni di italiani hanno creato e sostenuto, emerita incapace.

Ma a lei, al suo kapò Al Fano e a Renzi, questo non interessa: sono in arrivo protocolli e norme «stringenti» per “recuperare risorse finanziarie preziose, tanto più in tempi di crisi”. Smettere di mettere i clandestini in hotel, non libererebbe ‘risorse preziose in tempi di crisi’?

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Quanti esami inutili legati alla medicina «difensiva», ha avvertito il ministro: «Il ministero sta lavorando a protocolli stringenti per le direzioni generali che evitino gli sprechi, a partire dagli esami che si fanno in gravidanza». Per avere un’idea delle risorse recuperabili, basta moltiplicare i costi degli esami in eccesso per le donne in gravidanza ogni anno, che sono oltre 500mila. Ma se spesso si abbonda ingiustificatamente nelle prescrizioni di ecografie e analisi, molto si potrebbe recuperare anche sul fronte dei ricoveri, dal momento che i periodi di degenza sono in vari casi eccessivi: «Due-tre giorni in più nella degenza valgono miliardi». Ma si, tagliamo sulle donne in gravidanza: italiane. Perché le clandestine le raccattano in elicottero e le planano direttamente in ospedale.

In quest’ottica, l’obiettivo del governo è fare 2 mld di tagli a carico della sanità. Stranamente, circa la spesa delle Regioni per ‘curare’ i clandestini…

Diranno che non è vero che il governo ‘taglia per curare i clandestini’. Che si tratta di fantomatici ‘sprechi’: ma se spendi da una parte e tagli da un’altra, che cosa è?

Si tratta di priorità, e la loro priorità sono gli immigrati.