Niente ‘ammucchiata’ – siamo ironici – alla scuola d’infanzia Cuccioli, la prima a rifiutare il diktat genderista del Comune e di alcune associazioni che fanno della confusione sessuale un must.
“Metteremo in atto solo 2 degli 11 giochi. Gli altri 9 non si faranno. Ai piccoli alunni di quell’asilo verranno proposti “quello del memory – specifica la coordinatrice – è quello della storia illustrata di Red e Blue”. Giochi innocui, normali, da bambini. Nulla a che vedere con il lavaggio del cervello previsto negli altri 9.
“Con le insegnati dopo il corso di formazione abbiamo deciso – sottolinea – di prendere in considerazione solo questi giochi”. Lo comunica la responsabile.
Travestimenti e confronti tra i corpicini dei bimbi e delle bimbe non ci saranno. Rimarranno nella fantasia di chi li ha concepiti. Ha dovuto cedere anche Antonella Brecel, la responsabile del coordinamento e dell’organizzazione dei servizi educativi del Comune di Trieste, al termine dell’incontro con i genitori svoltosi ieri pomeriggio, per volere dei genitori che vi hanno preso parte, a porte chiuse.
A vigilare all’esterno della scuola materna agenti della digos e della polizia municipale. Ma tutto si è svolto nella massima tranquillità, fuori e dentro l’istituto. La riunione iniziata alle 17 è terminata intorno alle 19. Pochi genitori uscendo hanno rilasciato qualche dichiarazione.
Ribellarsi si può, ribellarsi si deve.
Un pensiero su “Trieste: rivolta dei genitori blocca il ‘gioco del rispetto’, niente travestimenti sessuali”
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