“No alle benedizioni pasquali degli alunni, è ‘discriminatorio’…”

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A Bologna, diciotto fanatici, undici insegnanti e sette genitori delle scuole dell’Istituto comprensivo 20 di Bologna (Carducci, Rolandino e Fortuzzi), con alle spalle il Comitato “Scuola e Costituzione”, un’associazione non di laici, ma di fedeli di una nuova religione statalista e totalitaria, hanno presentato ricorso al Tar contro le ‘benedizioni pasquali del personale, dei genitori e degli alunni’.

La benedizione prevista avviene in orario extrascolastico e i bambini sono accompagnati dai familiari. Chi non vuole essere benedetto, non si presenta. Ma questo non basta ai fanatici, a loro non basta la libertà di farsi benedire, loro vogliono l’obbligo di non farsi benedire.

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Secondo il fantomatico Comitato “non ha importanza che la celebrazione sia non obbligatoria prevista al di fuori dell’orario scolastico perché la partecipazione o meno a un atto di culto dentro i locali della scuola discrimina i componenti della comunità scolastica in merito alla partecipazione ad un’attività da questa deliberata in base alle proprie idee religiose”.

Molto critica la curia bolognese. Domenica scorsa, con un intervento su Bologna Sette (inserto domenicale di Avvenire), don Raffaele Buono ha scritto che “in uno stato di diritto è certamente legittimo impugnare una decisione che si ritiene ingiusta; è però segno di autentico amore per la democrazia rispettare l’autonomia di una scuola, in particolare quando il suo supremo organo di rappresentanza si esprime con una maggioranza schiacciante”.

Andate a farvi benedire.