I Rom finiscono in museo come opere d’arte

Vox
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Malmö – Forse abbiamo risolto il problema dei mendicanti zingari. In Svezia li mettono nei musei.

E’ l’idea che è venuta a due ‘artisti’ svedesi, che hanno pagato e pagano due questuanti Rom per mostrarsi nel loro allestimento: 25€ al giorno a testa. L’idea, per porre attenzione sulle ‘diseguaglianze’ – basterebbe che i due artisti frequentassero quartieri meno chic – non è però piaciuta agli antirazzisti, che l’hanno definita di ‘cattivo gusto’.

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Luca Lacatus, un falegname di 28 anni e la sua ‘fidanzata’ Marcella Cheresi, 26 anni, sono stati assunti come accattoni professionisti dalle strade di Malmö , terza città Svezia.
Da gennaio fanno parte dell’installazione, e non devono fare altro che stare seduti e fissare con l’aria contrita e sofferente i visitatori, quello, insomma, che hanno sempre fatto invece di lavorare.

“E’ meglio che in strada – gioisce Lacatus – fuori fa freddo e le persone non sono così belle come sono qui. E non c’è bisogno di parlare molto.”

Lacatus ha quattro figli. Due tolti dai servizi sociali svedesi. Gli altri due stanno con altri della famiglia. Cheresi, incinta del primo figlio della coppia, ha altri due figli che stanno con un’altra famiglia.

L’involuzione della specie Homo Sapiens è evidente. Un tempo si riproducevano maggiormente i ‘migliori’, ma oggi, evolutivamente parlando, i più adatti non sono i migliori.




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