Vladimir Putin e il suo entourage dovrebbero essere arrestati e affrontare la giustizia internazionale per l’annessione della Crimea, secondo il leader ucraino Petro Poroshenko.

Giurando di riconquistare la penisola del Mar Nero, ma in un futuro non specificato, Poroshenko ha sostenuto che i diritti delle persone nella regione annessa erano stati soppressi sotto il controllo del Cremlino. Visione bizzarra, vista la presenza maggioritaria di russi etnici nella regione storicamente russa.

Le sue richieste arrivano mentre Kiev ritarda il promesso ritiro di armi pesanti dalla linea del fronte in Ucraina orientale, adducendo presunti ‘continui attacchi da truppe ribelli’.

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