Membri dello Stato islamico (ISIS) hanno arrestato 13 donne a Mosul per il loro rifiuto di prostituirsi ai jihadisti con il cosidetto ‘matrimonio temporaneo’ (nikàh), il modo ipocrita che gli islamici usano per andare a puttane: si ‘sposano’ islamicamente per i minuti necessari all’intercorso sessuale. Sono detenute in luoghi sconosciuti.

Altre tre donne di Ghazlan, situata nel sud-ovest di Mosul, sono state invece ‘giustiziate’ per lo stesso motivo.

Il ministero per i diritti umani iracheno ha annunciato tempo fa, che un leader chiamato Abu Anas, un libico, ha ucciso 150 donne irachene che hanno rifiutato ‘nikah’, alcune delle quali erano incinte.

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