L’estinzione dei dinosauri? ‘Colpa’ della materia oscura

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Una nuova affascinante teoria di un biologo della New York University lega due dei più suggestivi misteri della Scienza: stiamo parlando delle estinzioni di massa e della materia oscura.

Da decenni, studiando secondo i precetti della stratigrafia le rocce del pianeta, ci si è potuti accorgere che nel corso della Storia della Terra, le specie non si sono estinte a ritmo costante; al contrario, vi sono stati intervalli di tempo relativamente brevi che hanno visto perire percentuali enormi di esseri viventi: sono le grandi ‘estinzioni di massa’. La più letale ( anche se non molto conosciuta ), risale alla fine del Permiano ( circa 250 milioni di anni fa) e coinvolse tra l’85 e il 95% delle specie allora viventi: una vera ‘ecatombe’. Ma la più nota è senz’altro quella che 65 milioni di anni fa, alla fine dell’era mesozoica, coinvolse i dinosauri.

Da un secolo fioccano le teorie su come possa essersi sviluppata quest’estinzione di massa: si va in particolare da un tremendo impatto con un asteroide ( o una cometa), a un periodo di intenso vulcanismo esplosivo.

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Ma secondo Michael Rampino ( l’autore di questa nuova teoria) la causa è più profonda e va ricercata in un ‘elemento’ che avrebbe potuto causare entrambe le suddette possibilità: la materia oscura.
E’ bene subito precisare che noi non vediamo tale materia, non la ‘captiamo’ in alcun modo; eppure, sappiamo che deve esistere per il semplice motivo che ne vediamo gli effetti, in particolare a livello gravitazionale.
E secondo questa originale teoria, uno di questi effetti potrebbe essere proprio il bombardamento meteorico che circa ogni 30/35 milioni di anni, colpisce intensamente la Terra ( secondo svariate testimonianze geologiche), e che può a sua volta essere messo in relazione con le grandi estinzioni.

Per capire in breve come questo possa accadere, bisogna tenere presente che la Terra compie diversi altri moti, oltre a quelli di cui possiamo direttamente osservare le conseguenze ( ovvero, i moti di Rotazione e Rivoluzione). Uno dei moti che la Terra ( con il Sole e tutti gli altri corpi del sistema solare) compie, consiste nel muoversi intorno al centro della propria galassia, secondo un ciclo che si compie in circa 250 milioni di anni.

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Ma come accade in un po’ tutti i moti celesti ( per via di ‘squilibri gravitazionali’) il Sistema solare compie questa rotazione non in maniera “lineare”, ma effettuando delle oscillazioni lungo il piano del disco galattico, circa ogni 32 milioni di anni..
E proprio qui vi sarebbe il punto: secondo Rampino, dobbiamo immaginare che lungo il piano galattico sia presente, oltre al disco galattico, un disco ‘oscuro’. L’oscillazione del nostro sistema stellare dipende fondamentalmente dal suo ritrovarsi, ogni tot. di tempo, in ‘luoghi’ nei quali tale materia oscura è più ‘densa’; l’oscillazione causa perturbazioni nel ‘tradizionale’ moto degli oggetti celesti che compongono la nube di Oort, provocando una ‘caduta’ di questi all’interno del sistema; e quindi il bombardamento meteorico della Terra. Proprio ogni 30 milioni di anni, circa.

Il motivo per cui si considerano importanti impatti di meteoriti, come presumibili cause dell’estinzione di massa, è primariamente che essi sono in grado di causare forti variazioni climatiche, che distruggerebbero i delicati equilibri ecologici delle specie.

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Ma, come accennato in precedenza, altri eventi naturali potrebbero causare forti variazioni climatiche; come ad es. un’intensa attività vulcanica, specie di tipo esplosivo, che può portare a un importante e duraturo oscuramento del Sole, con tutte le conseguenze del caso.

Ed è qui, che questa nuova teoria si fa ancora più originale e suggestiva. Rampino ipotizza che la suddetta oscillazione del sistema solare rispetto al piano della galassia, possa far si che ogni qualvolta la nostra Terra ( con il resto del sistema) si “rigetta” nel disco galattico, il suo nucleo si riempia di materia oscura. E a questo punto, il comportamento ( ancora poco conosciuto) di questo tipo di materia, potrebbe causare particolari intensificazioni del flusso di calore terrestre che,a livello superficiale, si esplicano anzitutto in una forte attività vulcanica. Perché come sappiamo con certezza, il vulcanismo è solo il riflesso superficiale di qualcosa di ben maggiore che avviene nelle profondità della Terra.

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Ma sarà andata davvero così? Purtroppo, è presto per confermarlo, perché ancora troppo poca è la nostra conoscenza della materia oscura.

Resta quindi aperto il mistero sul perché i dinosauri si estinsero ( come resta ignoto anche fino a quanto fu ridotto l’intervallo di tempo di quell’estinzione di massa).
Ma considerando che se non fosse per quell’estinzione quasi totale dei rettili, noi oggi non saremmo qui, nel dubbio non ci farà male ringraziare l’enigmatica ‘materia oscura’.




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